Archivi tag: Régis Soavi

Stage di Aikido e Katsugen undo – dal 13 al 15 settembre 2024

PROGRAMMA DI STAGE

VENERDÌ 13 SETTEMBRE
17:45 Iscrizioni
18:30 Aikido
20:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo (Movimento rigeneratore)

SABATO 14 SETTEMBRE
8:00 Aikido
10:00 Conferenza e seduta di Movimento rigeneratore
18:30 Ame no Ukihashi ken (seduta d’armi)
20:00 Conferenza e seduta di Movimento rigeneratore

DOMENICA 15 SETTEMBRE
8:00 Aikido
10:00 Conferenza e seduta di Movimento rigeneratore
12:00 Breve conferenza di fine stage

Per info: 02 91558977 – 349 5925577
Email: yumedojo@scuolaitsuotsuda.org

Tariffa: 130€ – Fino a 18 anni: 105€.
Quota associativa: 5€

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STAGE AIKIDO E KATSUGEN UNDO – DAL 14 AL 16 APRILE 2023

VENERDI 14 APRILE
17:45 Iscrizioni
18:30 Aikido
20:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo (Movimento rigeneratore)

SABATO 15 APRILE
8:00 Aikido
10:00 Conferenza e seduta di Movimento rigeneratore
18:30 Ame no Ukihashi ken (seduta d’armi)
20:00 Conferenza e seduta di Movimento rigeneratore

DOMENICA 16 APRILE
8:00 Aikido
10:00 Conferenza e seduta di Movimento rigeneratore
12:00 Breve conferenza di fine stage

Per info: 02 34932037 – 349 5925577
Email: yumedojo@scuolaitsuotsuda.org

Tariffa: 130€ – Fino a 18 anni: 105€.
Quota associativa: 5€

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STAGE AIKIDO E KATSUGEN UNDO | DAL 18 AL 20 NOVEMBRE 2022

PROGRAMMA

VENERDI 18 NOVEMBRE
17:45 Iscrizioni
18:30 Aikido
20:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo (Movimento rigeneratore)

SABATO 19 NOVEMBRE
8:00 Aikido
10:00 Conferenza e seduta di Movimento rigeneratore
18:30 Ame no Ukihashi ken (seduta d’armi)
20:00 Conferenza e seduta di Movimento rigeneratore

DOMENICA 20 NOVEMBRE
8:00 Aikido
10:00 Conferenza e seduta di Movimento rigeneratore
12:00 Breve conferenza di fine stage

Per info: 02 34932037 – 349 5925577
Email: yumedojo@scuolaitsuotsuda.org

Tariffa: 130€ – Fino a 18 anni: 105€.
Quota associativa: 5€

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STAGE AIKIDO E KATSUGEN UNDO | DAL 16 AL 18 SETTEMBRE 2022

PROGRAMMA

VENERDI 16 SETTEMBRE
17:45 Iscrizioni
18:30 Aikido
20:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo (Movimento rigeneratore)

SABATO 17 SETTEMBRE
8:00 Aikido
10:00 Conferenza e seduta di Movimento rigeneratore
18:30 Ame no Ukihashi ken (seduta d’armi)
20:00 Conferenza e seduta di Movimento rigeneratore

DOMENICA 18 SETTEMBRE
8:00 Aikido
10:00 Conferenza e seduta di Movimento rigeneratore
12:00 Breve conferenza di fine stage

Per info telefonare a 02 34932037 oppure 349 5925577 o scrivere a yumedojo@scuolaitsuotsuda.org

Tariffa: 130€ – Fino a 18 anni: 105€.
Quota associativa: 5€


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STAGE DI AIKIDO E KATSUGEN UNDO | DAL 31 GENNAIO AL 2 FEBBRAIO 2020

PROGRAMMA DI STAGE
VENERDÌ 31
17:45 Iscrizioni
18:30 Aikido
20:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo

SABATO 1
8:00  Aikido
10:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo
18:30 Ame no Ukihashi ken
20:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo 

DOMENICA 2
8:00  Aikido
10:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo
12:00 Piccola conferenza di fine stage 

Tariffa: 130€ – Fino a 18 anni: 105€. Quota associativa: 5€

Per iscriversi allo stage, compilare questo modulo
Gli stage proposti sono condotti da Régis Soavi Sensei, e sono aperti  a tutti. 
Per maggiori informazioni Scuola Itsuo Tsuda


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STAGE DI AIKIDO E KATSUGEN UNDO | DAL 29 NOVEMBRE ALL’1 DICEMBRE 2019

PROGRAMMA DI STAGE
VENERDÌ 29
17:45 Iscrizioni
18:30 Aikido
20:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo

SABATO 30
8:00  Aikido
10:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo
18:30 Ame no Ukihashi ken
20:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo 

DOMENICA 1
8:00  Aikido
10:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo
12:00 Piccola conferenza di fine stage 

Per iscriversi allo stage, compilare questo modulo
Gli stage proposti sono condotti da Régis Soavi Sensei, e sono aperti  a tutti. 
Per maggiori informazioni Scuola Itsuo Tsuda


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SUPERFICIALITÀ O APPROFONDIMENTO

di Régis Soavi

In questo articolo, a partire da un tema tratto dall’I-Ching (esagramma Tsing = Il pozzo),
Régis Soavi Sensei ci parla delle pratiche dell’Aikido e del Movimento Rigeneratore come strumenti di ricerca e approfondimento di sé. 

Il dojo è, per essenza, il pozzo dove vengono a nutrirsi i praticanti di arti marziali alla ricerca della Via, del Tao. All’opposto del ring o della palestra, offre un luogo di pace necessario, se non addirittura indispensabile, per l’approfondimento dei valori umani.

Oggi viviamo alla velocità della luce. La comunicazione non è mai stata così rapida. Le onde cariche di bit e micro-bit circolano di continuo intorno al nostro pianeta, portatrici di molte più informazioni di quante il nostro cervello possa immagazzinarne. I social hanno rimpiazzato la conoscenza con uno smalto di superficie che può sembrare abbastanza adatto a soddisfare il nostro aspetto sociale. Se negli anni sessanta i membri dell’Internazionale situazionista fustigavano gli pseudo-intellettuali che si nutrivano di riviste come Le Nouvel Observateur o L’Express1 per alimentare le loro conversazioni mondane o i loro scritti, cosa direbbero della democratizzazione proposta ad ognuno per diventare il nuovo Monsieur Jourdain del Borghese Gentiluomo di Molière?
È meglio conoscere un po’ di tutto piuttosto che approfondire qualcosa, questo sembra essere il motto della nostra epoca.
Nelle arti marziali la tendenza sembra andare nella stessa direzione. Molte persone sono interessate alle immagini spettacolari ritrasmesse dai media dove si presentano le capacità fittizie di attori marziali, peraltro molto bravi nel loro mestiere, ma dove la ricerca è principalmente la resa superficiale oltre che commerciale.
L’immagine del pozzo nell’antica Cina dovrebbe farci riflettere sulle tendenze che governano la nostra vita di tutti i giorni. Quando si attingeva l’acqua dal pozzo con l’aiuto di un secchio e di un palo, era proprio la ripetizione di un tale atto che permetteva la vita del villaggio, ed il beneficio fornito era considerato come inesauribile. E se prendessimo esempio da questa antica immagine?
Quando si pratica un’Arte come l’Aikido non si tratta di accumulare un numero sempre maggiore di tecniche, né di ripetere beatamente l’insegnamento prodigato, ma piuttosto di iniziare una ricerca, di riorientarsi verso qualcosa di più profondo così da abbandonare il superficiale, il superfluo, che ci ha tanto deluso e che non sopportiamo più.

Praticare l’Aikido significa riorientarsi verso qualcosa di più profondo così da abbandonare il superficiale.

Molti di coloro che all’inizio sono estremamente entusiasti di iniziare un vero lavoro con il loro corpo, si stancano della ripetizione, troppo spesso scolastica, oppure si lasciano fuorviare dall’ultima moda. Si vedono così persone che collezionano i metodi e passano da un’arte all’altra, dallo Yoga al Tai-chi, dal Karate alla Capoeira, pensando a volte che una di esse sia superiore all’altra come spiega molto bene uno youtuber alla moda che fa attualità a suo piacimento.
Di fronte a tutti questi personaggi che vivono solo per influenzare i loro followers e si guadagnano da vivere alle loro spalle grazie al numero di «like» e alla pubblicità che generano, non sarebbe il momento di cercare in fondo a se stessi? Di prendersi il tempo di riflettere piuttosto che consumare passivamente la riflessione di un altro? Di muovere il proprio corpo per ritrovare un’armonia perduta piuttosto che cercare nel virtuale un complemento alla routine derivante dalla povertà del quotidiano?
Il dojo in quanto luogo di ricerca possiede tutte le caratteristiche del pozzo: è al contempo un luogo di allenamento, poiché vi si attinge ogni giorno, e allo stesso tempo (e forse più) è un luogo di convivialità dove il sociale si sbarazza di ciò che gli impedisce di essere vero, vale a dire di essere il più vicino possibile alla natura profonda degli individui. Un luogo dove la sociabilità sfugge alle convenzioni, un luogo dove si può comunicare, entrare fisicamente in contatto con l’altro in modo semplice, con tutte le difficoltà che ciò può comportare per colui o colei che non è pronto o pronta.
Tutta la difficoltà risiede nel fatto di non rimanere in superficie nella pratica, di non accontentarsi di surfare su un oceano di immagini diventate virtuali o sguazzare sulla riva e questo se possibile senza bagnarsi troppo, ma di impregnarsi di quello che vi si trova, di lasciare ciò che ci ingombra in modo da esplorarne le profondità.
Il mio Maestro Itsuo Tsuda nel suo libro Il Non-fare2 ci dà con semplicità, un’idea della sua ricerca e del lavoro che ha intrapreso in Europa.

Itsuo Tsuda.

«Cosa sono io in confronto alla grandezza dell’Amore cosmico del Maestro Ueshiba, della tecnica del Non-Fare del Maestro Noguchi, o della raffinatezza insondabile del Maestro Kanze Kasetsu, attore del teatro Nō? Li ho conosciuti tutti e tre; due sono morti, solo il Maestro Noguchi è in vita [Haruchika Noguchi muore nel 1976].
La loro influenza continua a lavorare in me.
Essi sono maestri per natura. Io sono solo un essere che comincia a risvegliarsi, che cerca ed evolve.
Una straordinaria continuità di sforzi costanti caratterizza le opere di questi maestri. Ho l’impressione di trovare in un terreno arido, pozzi di una profondità eccezionale. Il punto in cui il lavoro di categorizzazione si ferma non è per loro che il punto di partenza. Hanno scavato ben al di là. Hanno raggiunto le vene d’acqua, la sorgente della vita.
Tuttavia, questi pozzi non comunicano tra loro, anche se è la stessa acqua che vi si trova. Il compito che incombe su di me è quello di stendere una carta geografica, di trovare un linguaggio comune.» Questo linguaggio, Itsuo Tsuda lo troverà nell’arte della scrittura (definiva se stesso scrittore-filosofo, come testimonia la sua lapide al cimitero di Père Lachaise), nell’insegnamento di una certa forma dell’Aikido basata sulla respirazione e l’approfondimento della sensazione del Ki, infine facendo conoscere il Katsugen undo (Movimento rigeneratore). Attraverso il suo lavoro, i suoi scritti, il suo insegnamento, riuscirà a creare un ponte tra l’Oriente e l’Occidente.
Ciò che minaccia il praticante di arti marziali e in particolare di Aikido è la noia dovuta alla ripetizione, alla ricerca dell’efficacia, al fatto di perfezionare la tecnica, e tutto questo a detrimento della profondità dell’arte, nonché della cultura che la sottende. Di fatto, la nostra epoca non è più soggetta agli stessi imperativi dei secoli scorsi, se è comunque utile essere in grado di reagire in caso di aggressione o di difficoltà, quello che sarà determinante è più la forza interiore e il risveglio dell’istinto, che la capacità di combattere. L’Aikido rimane una pratica del corpo, dove il rigore, la dinamica, il savoir-faire, hanno un’importanza capitale, ma il suo aspetto filosofico è tutt’altro che trascurabile. Questo aspetto non ha niente di contraddittorio, semmai il contrario, uno dei miei vecchi maestri Masamichi Noro l’aveva ben compreso quando, alla fine degli anni settanta, creò una nuova arte: il Ki no Michi (la via del Ki). La ricerca nell’Aikido è qualcosa di difficile e a volte può persino risultare deleteria, perché se non si tratta di affrontare altri combattenti, non si tratta neppure di meditazione o danza, e posso dire questo perché ho un immenso rispetto per queste arti, i cui pozzi sono diversi, ma la ricerca va sempre nella stessa direzione: andare a cercare sul versante dello sviluppo delle capacità umane, della cultura al di là del conosciuto, rimettersi in discussione e mettere in dubbio le idee del mondo, avanzare per far avanzare la nostra società per uscire forse un giorno dalla barbarie e dall’oscurantismo. Basta rileggere la conferenza di Umberto Eco3 su come l’essere umano si costruisca dei nemici per rendersi conto che abbiamo bisogno più che mai di conoscere l’altro per meglio comprenderlo.
L’Aikido come Arte del Non-fare è una porta verso quello che molte persone cercano: la realizzazione di se stessi, senza un ego smisurato, ma nella semplicità, e con il piacere di un vissuto autentico.

1. Le Nouvel Observateur, settimanale francese fondato nel 1950, è il principale periodico generalista parigino in termini di diffusione. L’Express è un settimanale francese di attualità e politica fondato nel 1953 sul modello del periodico statunitense Time.
2. Itsuo Tsuda, Il Non-fare, Yume Editions – Parigi 2014 pp. 13, 14.
3. Umberto Eco, Costruire il nemico e altri scritti occasionali, Bompiani Milano 2011.



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STAGE DI AIKIDO E KATSUGEN UNDO | DAL 27 AL 29 SETTEMBRE 2019

PROGRAMMA DI STAGE
VENERDÌ 27
17:45 Iscrizioni
18:30 Aikido
20:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo

SABATO 28
8:00  Aikido
10:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo
18:30 Ame no Ukihashi ken
20:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo

DOMENICA 29
8:00  Aikido
10:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo
12:00 Piccola conferenza di fine stage

Per iscriversi allo stage, compilare questo modulo.
Gli stage proposti sono condotti da Régis Soavi Sensei, e sono aperti  a tutti.
Per maggiori informazioni Scuola Itsuo Tsuda.



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STAGE DI AIKIDO E KATSUGEN UNDO | DAL 8 AL 10 MARZO 2019

PROGRAMMA DI STAGE
VENERDÌ 8
17:45 Iscrizioni
18:30 Aikido
20:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo

SABATO 9
8:00  Aikido
10:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo
18:30 Ame no Ukihashi ken
20:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo

DOMENICA 10
8:00  Aikido
10:00 Conferenza e seduta di Katsugen undo
12:00 Piccola conferenza di fine stage

Per iscriversi allo stage, compilare questo modulo.

Gli stage proposti sono condotti da Régis Soavi Sensei, e sono aperti  a tutti.

Per maggiori informazioni Scuola Itsuo Tsuda.

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