Ore 18:00 Presentazione del libro “Il sessocidio delle streghe” di F. d’Eaubonne, Prospero Editore
Ore 19:00 Prima italiana del documentario “Françoise d’Eaubonne, un’epopea ecofemminista” di Manon Aubel
A seguire Incontro con Vincent d’Eaubonne, figlio di F. d’Eaubonne Sara Marchesi, traduttrice dei libri di Françoise d’Eaubonne Manon Soavi, insegnante di Aikido e scrittrice
GRUPPI DI LETTURA PER APPROFONDIRE L’OPERA DI F. D’EAUBONNE
11 aprile 2024 – ore 19:30 Gruppo di lettura su “Il femminismo o la morte” di F. d’Eaubonne, Prospero Editore
18 maggio 2024 – ore 19:30 Gruppo di lettura su “Il sessocidio delle streghe” di F. d’Eaubonne, Prospero editore
I gruppi di lettura vedranno la presenza di Sara Marchesi, traduttrice dei testi dell’autrice.
CHI È FRANÇOISE D’EAUBONNE
Scrittrice, attivista, femminista. Nasce nel 1920 a Parigi. Bambina prodigio e femminista fin dall’età di 9 anni, scrive il suo primo romanzo a 13 anni. Si unisce al Movimento di liberazione delle donne (MLF), partecipando alle grandi manifestazioni del tempo. È una delle 343 francesi che firma il manifesto a favore dell’aborto (Manifeste des 343), in un’epoca in cui questo non è consentito. Co-fonda il FHAR, il primo movimento rivoluzionario omosessuale francese ed è tra le dieci persone presenti alla contestazione di Sanremo del 1972, che segna la nascita del primo movimento omosessuale italiano (FUORI!). Nel suo libro “Il Femminismo o la morte” conia il termine ecofemminismo, dichiarando che l’oppressione delle donne e l’eccessivo sfruttamento del pianeta sono conseguenze del patriarcato. Teorizza la controviolenza, combattendo contro la costruzione delle centrali nucleari, fino a sabotare il cantiere della centrale nucleare di Fessenheim. Scrive e milita fino alla sua morte, nel 2005.
Nell’ambito di BookCity Milano 2020 presenteremo la nuova traduzione italiana del libro “Uno” di Itsuo Tsuda (1914-1984), pubblicata da Yume Editions. La presentazione del libro sarà accompagnata da alcune letture a cura della Scuola della Respirazione, in collaborazione con le Associazioni Bodai Roma, Ryokan Ancona e Zensei Torino della Scuola Itsuo Tsuda.
“In quanto unità costitutiva della società, l’individuo è alle prese con la struttura, che lo voglia o meno. L’acquisizione di un potere può dargli la possibilità di realizzarsi? Alla lunga sarà soltanto il modo di vita che sarà cambiato. Tutti i problemi restano immutati, soprattutto la vita e la morte. Nessuna formula è valida finché l’Individuo non si sente vivere. Se egli si sente vivere pienamente, non mancherà di trovare la formula che gli conviene.” Itsuo Tsuda
Evento in diretta LIVE su YouTube il 14 novembre 2020 alle 19.00
Il cortile che ospita il Dojo Scuola della Respirazione, in zona China Town-Milano, sarà aperto per far conoscere le pratiche che si possono scoprire ed approfondire al suo interno: Aikido, Katsugen undo, Kobudo, Atelier di pittura EXpressione. Si tratta di pratiche di diversa origine, giapponese e europea, che sono accomunate dal fatto di favorire il risveglio dell’individuo e delle capacità innate presenti in ognuno. Si praticano negli spazi del cortile di via Fioravanti 30: il dojo Scuola della Respirazione e l’Atelier EXpressione.
PROGRAMMA Venerdì 25 Settembre 19.00 Dimostrazione di Aikido
Sabato 26 Settembre 10.00 Seduta di prova di Aikido 19.00 Presentazione del Katsugen undo (Movimento rigeneratore) Proiezione di una video-intervista a Régis Soavi Sensei
Domenica 27 Settembre 16.00 Seduta di prova di Kobudo 19.00 Presentazione dell’Atelier EXpressione
Evento gratuito.
Il numero dei posti è limitato: prenotazione obbligatoria telefonando al 331 7250843 oppure compilando il modulo a questo link.
ITSUO TSUDA Filosofo e scrittore, maestro di Aikido e di Seitai.
Letture e immagini a cura della Scuola della Respirazione.
9 novembre ore 16.00
Maestro sconosciuto al grande pubblico, personaggio atipico e tenacemente indipendente che divide la sua vita tra Giappone ed Europa dal 1914 ai primi anni ‘80 del Novecento, Itsuo Tsuda è prima di tutto filosofo. Introduce il Katsugen undo (Movimento Rigeneratore) in Europa all’inizio degli anni ’70 e resta ancora oggi una figura imprescindibile dell’Aikido. Nella sua opera tratta di Aikido, Movimento Rigeneratore, ma soprattutto del Ki e della respirazione come mezzi per risvegliare la sensibilità e per ritrovare la propria libertà interiore.
Le letture a cura del Dojo Scuola della Respirazione di Milano e la proiezione di un video su Itsuo Tsuda, ci introducono a questa figura poliedrica, alla sua eredità, ai suoi libri e alla pratica che si ispira al suo lavoro.
Ingresso libero, è necessario prenotare contattando la biblioteca.
L’evento si svolgerà presso la Biblioteca Parco Sempione Viale Cervantes | Municipio 1 0288465812 | c.biblioparco@comune.milano.it milano.biblioteche.it
Il Dojo Scuola della Respirazione è lieto di invitarvi alla giornata di porte aperte per la presentazione delle sue attività.
PROGRAMMA Sabato 21 Settembre Ore 19.00 Dimostrazione di Aikido Ore 20.15 Presentazione del Katsugen undo (Movimento rigeneratore) Video interviste di Régis Soavi Sensei (20 min. circa)
Domenica 22 Settembre Ore 10.00 Seduta aperta di Aikido (1h e 30 circa) Prenotazione consigliata scrivendo a yumedojo@scuolaitsuotsuda.org. Per l’abbigliamento se avete un keikogi (kimono) è l’ideale, in alternativa un pantalone di una tuta e una t-shirt vanno bene.
Domenica 26 maggio a una festa di quartiere che si tiene nel parco di via Livigno, zona nord di Milano, abbiamo organizzato una dimostrazione di Aikido con l’utilizzo del bokken, la spada di legno giapponese. Non ci interessava stupire il pubblico con pose marziali o tecniche spettacolari. Preferivamo mostrare quello che facciamo tutti i giorni nelle sedute di pratica regolare al dojo. Ma è pur vero che ricreare le condizioni di un dojo, il luogo in cui pratichiamo l’Aikido, in un luogo pubblico, all’aperto, in una festa di quartiere, non è facile.
Un dojo “è un po’ come uno scrigno…”. “Certo, è possibile praticare ovunque, adattarsi a tutte le circostanze. Ma è sempre auspicabile?” Facendo un parallelo con la musica, “si può suonare all’aperto, in una palestra, in una scuola, una chiesa, un ospedale, ecc. […] Ma una buona sala da concerto è un’altra cosa. È uno scrigno, dove il musicista, invece di passare il tempo ad adattarsi alla situazione, a compensare la cattiva acustica o altro, può immergersi nell’ascolto, cercare la finezza e far sorgere la musica.” [1]
Il Maestro Tsuda parlava di “un luogo dove lo spazio-tempo è diverso” [2], ed è “per questo che nella Scuola Itsuo Tsuda diamo tanta importanza alla creazione dei Dojo.”[3]
Domenica al parco abbiamo provato a ricreare le condizioni che troviamo al dojo, dove pratichiamo sempre davanti a una calligrafia, che per il Maestro Tsuda rappresentava un altro modo di trasmettere il suo insegnamento.
Abbiamo preparato lo spazio e montato su un cavalletto la calligrafia “Cento fiori”, a proposito della quale il Maestro Tsuda dando un’indicazione a mo’ di titolo disse “a ognuno il suo sbocciare”, ed anche “Cento fiori per indicare la diversità degli uomini”. [4]
Poi, come spiegato all’inizio della dimostrazione e come facciamo in ogni seduta, abbiamo iniziato con la Pratica respiratoria, come il Maestro Itsuo Tsuda chiamava la pratica individuale che precede quella in coppia. Per lui, come per O Sensei Ueshiba, questa parte iniziale è l’occasione di ritrovarsi un po’ alla volta, giorno dopo giorno di armonizzarsi con ciò che ci sta intorno e con noi stessi, in quanto apparteniamo alla Natura, siamo tutt’uno con essa.
Con questo stesso spirito, alla prima parte sono seguite alcune tecniche a coppie con il bokken e una dimostrazione di estrazione di spada giapponese.
L’importanza della pratica, della pratica regolare, non si può veramente spiegare a parole. Come scrive Régis Soavi Sensei, “lo spirito dell’Aikido si trova nella pratica stessa e poco a poco lo si scopre. Ed è un reale godimento questa scoperta. Le persone che iniziano, quando prendono coscienza della sua importanza, entrano pienamente in quest’arte che è la nostra.” [5]
Per noi era interessante praticare all’aperto e incontrare altre persone per far scoprire loro il nostro Aikido, ma la pratica regolare al dojo è un piacere incomparabile che tutti possono provare!
Note
[1] Manon Soavi, Dojo, un autre espace-temps, Dragon Magazine Special Aikido n. 18, 2017, p. 60-63, di prossima traduzione in italiano sul blog della Scuola Itsuo Tsuda.
[2] Itsuo Tsuda. Cœur de Ciel Pur, Éditions Le Courrier du Livre, 2014, p. 113.
[3] Manon Soavi, Dojo, un autre espace-temps, Dragon Magazine Special Aikido n. 18, 2017, p. 60-63.
[4] Itsuo Tsuda. Calligrafie di primavera, Yume editions, 2018, p. 330.
[5] Régis Soavi, L’esprit de l’Aïkido est dans la pratique, Dragon Magazine Special Aikido n. 18, 2017, p. 50-52, trad. it.
Il 29 settembre 2018 abbiamo inaugurato un nuovo locale, adiacente al nostro dojo, che ospita l’Atelier d’Expressione. Abbiamo così chiesto ad Andrea Quartino, praticante del nostro dojo, di raccontarci la sua esperienza rispetto all’Atelier, di seguito il suo articolo.
Ingresso principale del nuovo Atelier d’Expressione in via Fioravanti 30, Milano.
Il 29 settembre 2018 abbiamo inaugurato in un locale accanto al nostro, nel cortile di via Fioravanti 30 a Milano, la nuova sede dell’Atelier Expressione. Cosa c’entra il dojo Scuola della Respirazione con un atelier di pittura? Perché l’abbiamo aperto? La scoperta dell’affinità tra Katsugen undo ed Espressione risale al 1985 quando Régis Soavi Sensei, che aveva iniziato a condurre degli stagea Milano da forse meno di un anno, è stato ospitato in un appartamento, o più precisamente in una stanza, in cui c’era stato un atelier d’Espressione [1]. Allora, Soavi Sensei non lo sapeva, la stanza era spoglia, ma ha percepito il ki (ambiente) che impregnava i muri su cui alcuni anni prima bambini e adulti avevano dipinto. Ne è stato talmente colpito che, dopo aver chiesto informazioni e essere tornato in Francia, ha voluto conoscere Arno Stern, lo scopritore dell’Espressione, ha letto i suoi libri ed articoli e per una decina d’anni ha avuto con lui uno scambio intenso.
Arno Stern, lo scopritore dell’Espressione.
Da allora Régis Soavi Sensei ha sempre promosso nelle città dove insegna da 35 anni (Tolosa, Parigi e Milano) la creazione di atelier d’espressione, in qualche modo legati ai dojo. Il primo di questi atelier è nato a Tolosa[2]. È stato qui che, nel luglio 1993, in occasione dello stage d’estate, ho incontrato l’Espressione. È stata solo una seduta, ma è stato un colpo di fulmine, una rivelazione incredibile, per cui, ogni anno, quando andavo allo stage d’estate cercavo di partecipare ad almeno una seduta dell’atelier. Per me, che praticavo il Katsugen undo da pochi anni, la pratica dell’Espressione era qualcosa di semplice e piacevole, estremamente piacevole, poter dipingere e tracciare liberamente, senza condizionamenti, senza giudizi e sguardi altrui, era la possibilità di svuotarmi la testa ed esprimermi in piena libertà, con un vero divertimento interiore.
Per poter praticare l’Espressione in modo regolare ho dovuto aspettare alcuni anni, quando una coppia di praticanti della Scuola della Respirazione ha aperto a casa loro un atelier. Li ho aiutati, come altri membri del nostro dojo, ad allestire questo spazio ed appena sono iniziate le sedute vi ho praticato fino alla chiusura, in seguito al trasferimento di questa coppia.
Così, per alcuni anni, a Milano non c’era più un atelier legato al dojo. Mi sono chiesto se andare a praticare in un altro atelier, ma di fatto ho continuato a praticare l’Espressione solo quando andavo a uno stage di Régis Soavi Sensei a Parigi, dove nel frattempo era nato un altro atelier di pittura.
Nel 2008, Cristina B., che aveva condotto negli ultimi mesi le sedute nell’atelier di Milano prima della chiusura, ha aperto l’Atelier Expressione che nel corso degli anni ha cambiato due volte sede. In entrambi questi spazi, oltre praticare regolarmente, ho partecipato attivamente ai lavori per adattare i locali alla pratica dell’Espressione.
Alla fine dell’anno scorso, il proprietario del nostro dojo ci ha informato che lo spazio accanto al nostro nella primavera 2018 si sarebbe liberato. Finalmente! Sono 20 anni che teniamo d’occhio questo locale a pianta più o meno quadrata di circa 30mq dicendoci: “Ah, sarebbe l’ideale per farci un atelier di pittura, chissà quando si libererà”. Senza ripercorrere anche la storia degli ultimi mesi, il 5 agosto, si arriva alla firma del contratto d’affitto. I lavori per l’allestimento iniziano, con la partecipazione di molti membri del nostro dojo, fino all’apertura ufficiale con la festa d’inaugurazione di fine settembre in cui abbiamo proiettato un video e brindato a questo nuovo inizio.
Inaugurazione nuovo locale dell’Atelier d’Expressione
Siamo contenti di aver accolto oltre una trentina di persone, tra grandi e piccoli, genitori e figli, che sono venute a vedere questo spazio che fino a pochi mesi prima era un deposito di materiali edili e che abbiamo trasformato in un luogo di pratica. Hanno avuto la possibilità, insieme alla gran parte degli iscritti del dojo, di vedere le pareti coperte di tracce colorate, di ascoltare le parole di Stern guardando il video e di informarsi sullo svolgimento delle sedute che sono appena iniziate ad ottobre.
Spero di aver dato un’idea sufficientemente esaustiva del perché e del come il dojo Scuola della Respirazione sostiene l’Atelier Expressione. Certo lo slancio che viene dall’insegnamento e dall’azione di Régis Soavi Sensei è stato ed è decisivo.
Infine, un aspetto fondamentale che evidenzia l’affinità tra Katsugen undo ed Espressione: entrambe le pratiche favoriscono la normalizzazione del terreno dell’individuo permettendogli di ritrovare capacità universali che all’origine appartengono ad ogni essere umano e che in ognuno restano per tutta la vita, per quanto vengano dimenticate e nascoste perché represse dai condizionamenti della scuola, dell’educazione e della società. Nel caso dell’atelier, questa capacità, che è allo stesso tempo un bisogno, è quella di esprimere le Tracce che fin dalla nascita, o anche prima, sono presenti nella memoria organica di chiunque, indipendentemente dalla latitudine e dalla cultura in cui è nato. In proposito, Régis Soavi Sensei dice:
“Perché si manifesta questo bisogno di tracciare? Esso si manifesta perché, a livello delle nostre origini, del nostro organismo, noi abbiamo una memoria. Arno Stern la definisce “memoria organica”, una specie di registrazione. Abbiamo il bisogno di tracciare ed esistono momenti di svolta in cui le tracce, all’improvviso, emergono: per riequilibrarci, abbiamo bisogno di lasciar fluire queste registrazioni. Ecco il vero fondo dell’Espressione: lasciar fluire queste registrazioni.”[3]
In quale modo avviene ciò? È difficile dire qualcosa di più a parole… se volete scoprirlo concretamente, consigliamo di venire a farlo di persona alle sedute dell’Atelier Expressione di via Fioravanti 30, per vedere le potenzialità che caratterizzano questa nuova avventura!
Il dojo Scuola della Respirazione in occasione del Centenario della nascita di Itsuo Tsuda (1914-2014), organizza sabato 29 e domenica 30 novembre, un evento-omaggio aperto al pubblico dedicato al Maestro giapponese. Un’occasione unica per scoprire il suo lavoro e la sua filosofia pratica sempre attuale.
Al percorso di quest’uomo fuori dal comune, sarà dedicata nel corso del week-end (dalle 11:00 alle 20:00) una mostra di calligrafie, foto e video. Una dimostrazione di Aikido, sabato 29 alle 18:00, e a seguire una video-intervista a Régis Soavi, allievo diretto del M° Tsuda.
Domenica infine, alle ore 17.30 alcuni praticanti della Scuola della Respirazione leggeranno brani tratti dai suoi libri.