AIKIDO, VIA DELLA FUSIONE DEL KI, DELLA FUSIONE DELLA SENSIBILITÀ

Alla Scuola della Respirazione si pratica l’Aikido come è stato proposto in Europa da Itsuo Tsuda Sensei e trasmesso oggi da Régis Soavi Sensei.
Itsuo Tsuda Sensei, allievo di Ō Sensei Morihei Ueshiba negli ultimi dieci anni di vita di quest’ultimo, non era interessato all’Aikido come sport, arte di combattimento o arte marziale, ma piuttosto alla possibilità di condurre attraverso quest’arte una ricerca interiore e personale.

Itsuo Tsuda durante una seduta di Aikido nel dojo di Parigi, negli anni ’70.

Coerentemente con questa ricerca, si può tradurre Ai-ki-do con “Via (do) della fusione (ai) del ki”, in quanto permette di sentire il ki1 in modo più fine man mano che lo si pratica. Si può affinare la propria sensibilità al ki della persona con cui pratichiamo, e anche al ki del luogo dove ci troviamo. La possibilità di fondere, sui tatami, la nostra sensibilità con l’altro e con quello che ci circonda, con il tempo si estende anche alla vita quotidiana così da essere sempre di più in armonia con gli altri, con la natura, e con la nostra natura più profonda.

A tal proposito, vi consigliamo la lettura di questi articoli di Règis Soavi Sensei:

Il ki, una dimensione a pieno titolo
“Niente potrebbe essere fatto senza il ki: è per questo che è al centro della nostra pratica. Noi mettiamo la nostra sensibilità in questa direzione e così si può vedere il mondo e le persone non solo a livello dell’apparenza ma molto oltre, nella loro profondità.”

Lo spirito dell’Aikido è nella pratica
“Verso la riunificazione dell’essere umano, ecco la Via nella quale ci dirigiamo con la pratica dell’Aikido.”

Altri articoli sull’argomento :

1. Non esiste una parola nelle lingue occidentali per tradurre il termine giapponese ki, a volte viene tradotto con “energia vitale”, “respirazione”, “soffio vitale”, ecc.

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